E-mail marketing automation? Yes, please!
Se avete pensato anche solo per un momento che l’e-mail marketing fosse morto – o avete dato ascolto a chi ha detto questa infondatezza – vi siete sbagliati, ma c’è tempo per ravvedervi.
L’e-mail marketing non ha mai smesso di rivestire un’importanza vitale per i brand circa la loro presenza e vita nel mondo virtuale. Tutt’altro: l’e-mail marketing è infatti un metodo particolarmente efficace per mantenere vivo e costante il contatto con la propria platea di clienti e per generare ulteriori conversioni e aumentarne il lifetime value.
Il tratto più rilevante e distintivo dell’e-mail marketing è sicuramente la sua capacità di creare flussi, sulle diverse piattaforme di posta elettronica. Cosa significa però creare un flusso, cioè avviare un processo di e-mail marketing automation e, inoltre, in che modo ciò si differenzia dalle classiche campagne promozionali?
E-mail marketing automation: perché è diverso dalla classica campagna e quali sono le sue caratteristiche
Creare un flusso di posta elettronica per la tua azienda significa stabilire una precisa struttura e un obiettivo definito che coinvolga tutta una serie di messaggi di posta elettronica, automatici, inviati alla vostra mailing list, cioè ai vostri utenti e agli iscritti alla vostra newsletter.
Vi sono diversi esempi di e-mail marketing automation e sicuramente ciascuno di noi spesso, se non quasi giornalmente, vi si trova davanti: poniamo, ad esempio, il caso di un cliente che si iscrivi a una newsletter su un sito di skincare che promette uno sconto del 10% sul totale del primo acquisto in carrello una volta accettata l’iscrizione alla mailing list.
A questa prima iscrizione, seguirà una prima email automatica di benvenuto. Ma non finisce qui: quante volte vi è capitato di riempire il carrello su un e-commerce e poi magari di non terminare l’acquisto, per qualsivoglia motivo? Molto probabilmente, se l’azienda in questione ha messo su un buon flusso di e-mail marketing, avrete in seguito ricevuto un messaggio di posta elettronica come promemoria del vostro acquisto non portato a termine (Hey, il tuo carrello ti sta aspettando! Continua lo shopping!).
Una ricerca di dati condotta da Shopify, una delle piattaforme di e-commerce più nota e utilizzata al mondo, ha dimostrato che la percentuale di carrelli abbandonati sui siti web si attesta all’incirca al 77%.
Nell’ottica di servirsi dell’e-mail marketing automation, in questo preciso esempio, l’invio dell’e-mail che invita il cliente a tornare sul sito e a finalizzare l’acquisto non dovrebbe avvenire dopo le quattro ore dal primo inserimento della merce in carrello.
Ma oltre a questo esempio di e-mail marketing, potremmo anche citare la “newsletter” settimanale, per esempio il report o la raccolta di trend su un determinato argomento che viene inviato alla mailing list a un intervallo regolare di giorni.
Eppure, l’e-mail marketing si differenzia dalla newsletter perché è vero che la ingloba e la prevede, ma è anche una serie di altri messaggi elettronici preimpostati e pensati dall’azienda a priori.
Inoltre, c’è una sostanziale differenza tra i due strumenti: i flussi e le campagne sono personalizzate secondo le buyer persona, certo, ma i primi vengono inviati con una procedura automatizzata dai software, mentre le seconde richiedono un’attivazione manuale.
I segreti per battere la concorrenza (o almeno provarci!) con l’e-mail marketing
Sapevate che le e-mail inviate e ricevute dagli utenti del web quotidianamente sono stimate a circa 333 miliardi?
Dunque, con un tale flusso di messaggistica elettronica, come è possibile far sì che il proprio brand emerga e che raggiunga i consumatori con la propria strategia di e-mail marketing? Le parole d’ordine sono due: tempistica e personalizzazione!
La personalizzazione, infatti, è pressapoco basilare, fondamentale: i brand che si servono di campagne segmentate, infatti, registrano un aumento dei ricavi di circa il 760% (una cifra da capogiro, certo).
Gli ingredienti principali, che non devono mai mancare, per una corretta e vincente personalizzazione sono una dose di creatività unita allo studio dei dati. Fare reportistica e studiare le azioni che maggiormente i vostri clienti compiono sul vostro sito web e sul vostro e-commerce non è difficile, ma è importante soprattutto comprendere quali sono le motivazioni che spingono gli utenti a compiere una determinata azione, piuttosto che un’altra.
Questa fase è dunque quella che potremmo definire di “inquadramento delle tendenze”, ma la creatività sarà protagonista in egual misura: infatti, cosa fa sì che un utente apra l’e-mail ricevuta da un brand? Soprattutto, un titolo e un oggetto “catchy”, “sexy”, accattivante!
Utile è dunque, grazie agli strumenti forniti dalle diverse piattaforme, eseguire un test A/B sull’oggetto dell’e-mail e sul testo in anteprima, per comprendere come incrementare il tasso di clic in apertura della stessa: si tratta, quindi, di lavorare al miglioramento delle proprie metriche.
Volete scoprire in che modo Improove può aiutarvi a creare una strategia di e-mail marketing automation performante per il vostro brand? Non esitate a contattarci tramite l’apposita sezione del nostro sito web!