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Digital Strategy ai tempi del Coronavirus: come evitare l’estinzione

Digital Strategy e Coronavirus: “ci sarà una vera e propria selezione delle imprese nel prossimo trimestre, l’economia ne risentirà molto, soprattutto nelle aziende italiane, che in questi anni non hanno pianificato ed investito nel digitale. La maggior parte di esse manca di programmazione e di una solida digital strategy a medio e lungo termine.

Sopravvivrà solo chi sarà in grado di adattarsi, solo chi sarà in grado di cambiare la propria strategia a seguito del cambiamento delle regole del “gioco” da parte del mondo esterno, in analogia a quanto previsto nella teoria di Darwin.

Nello scrivere la sua teoria della sopravvivenza della specie, Darwin fu influenzato dalla lettura del «Saggio sui principi della popolazione» (T.R. Malthus), il quale sosteneva che le popolazioni si accrescono con un ritmo molto maggiore di quello con il quale aumentano le risorse alimentari e questo obbliga gli individui ad una continua lotta per l’esistenza.

Darwin capì che, a causa di questa lotta per l’esistenza, si sarebbe realizzato un processo di selezione naturale che permette la sopravvivenza unicamente degli individui meglio adattati alle diverse e particolari condizioni ambientali. La natura, quindi, seleziona gli individui dotati di caratteri vantaggiosi mentre elimina gli altri.

La teoria della sopravvivenza della specie di Darwin può essere vista come un parallelismo alla sopravvivenza delle aziende in questo nuovo contesto che si è creato. Oggi se non ci si adatta, ci si estingue e le attuali aziende italiane, per una grande percentuale, non hanno le giuste competenze per sopravvivere nella società moderna, che seppur offre molte chance è molto complessa da gestire.

La nuova parola d’ordine diventa digital transformation: una profonda trasformazione tecnologica e culturale che pervade l’economia e la società. Le nuove tecnologie agiscono in profondità nella modificazione strutturale di logiche, comportamenti e criteri economici e sociali.

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Come “Catturare” l’utente

In un’era come quella che stiamo vivendo, in cui i social media e internet sono al centro della nostra quotidianità, non è più sufficiente offrire ai propri utenti dei contenuti superficiali o che non catturano l’attenzione perché in questo modo il rischio è cader nel banale o nell’indifferenza. L’attenzione che ogni utente è disposto a dedicare ai contenuti online è in continua diminuzione.

Sempre più contenuti, sempre meno attenzione e il risultato è il cosiddetto “scrolling passivo” ossia il continuare a scorrere la timeline di qualunque piattaforma social o gli articoli di qualche blog, come se per magia ad un certo punto della lettura, l’utente dovesse trovare il miracolo per risolvere una qualunque problematica (cosa impossibile da fare dall’oggi al domani) o risvegliare il suo interesse.

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Per questo è necessario offrire dei contenuti che catturino davvero l’interesse dei propri followers ed è indispensabile che il brand garantisca una forte interazione che permetta lo scambio e la condivisione di idee, valori ed esperienze. Bisogna privilegiare contenuti che contengono immagini e video atti a raggiungere il risultato sperato e programmato.

Un’altra parola d’ordine: marketing omnichannel o strategia di contenuto multicanale non è più un optional, ma un obbligo in quanto i punti di contatto con le aziende e i brand si moltiplicano. Per un’azienda è ormai di fondamentale importanza presidiare tutti i canali, i touch-points e tutto il customer journey.

👉 Lettura consigliata: Come migliorare la Customer Experience

 

Cosa si può fare di concreto?

Per ogni azienda è necessario reinventarsi, andare al di là della solita monotonia e trovare una nuova soluzione per qualunque situazione. Non è tempo di focalizzarsi sui problemi, ma di trovare soluzioni e modalità alternative per far fronte a questa crisi senza precedenti.

Veniamo ora al concreto: cosa può fare una singola azienda per contrastare, o meglio arginare, la crisi sapendo che la vendita all’interno del negozio o dello showroom non è un’opzione? Ogni settore, chi più chi meno, chi con più difficolta, chi con più facilità dovrà muoversi all’interno del mondo del digitale.

È tenuto a reinventarsi e spesso a scendere a compromessi per arrivare in modo efficiente ai propri clienti, che non possono uscire di casa e tanto meno recarsi nei negozi. Analizziamo alcuni specifici settori…

 

Settore Arredamento

Per un’azienda che vende mobili e forniture d’arredamento lo showroom è un punto fondamentale nel processo di acquisto del cliente. Le persone, prima di acquistare un complemento d’arredo, vogliono vederlo dal vivo, “toccarlo con mano” e spesso anche inserirlo all’interno del contesto in cui è destinato.

Se per il cliente non è più possibile recarsi in negozio, allora bisogna far in modo che sia l’azienda ad avvicinarsi a lui… come?

Per quelle catene che hanno già una propria applicazione, oltre a mostrare foto dei vari prodotti, si potrebbe pensare di aggiungere una sezione dedicata alla vista in 3D dei vari componenti. Inoltre si può creare un tour virtuale nel quale il cliente può “visitare” le varie sezioni dello showroom e vedere gli oggetti posizionati all’interno di uno spazio reale.

Un esempio è quello di sotto, come ha fatto IKEA con la sua famosa applicazione – Ikea Place

Offrire questo tipo di servizio può aiutare molto l’azienda, in quanto tutte le persone passando molto tempo a casa, hanno il tempo e la voglia di aggiungere complementi di arredo e così si dedicano alla scelta degli stessi sulle piattaforme online.

 

Settore Famiglia

Per tutti quei negozi che vendono giochi da tavolo o giochi per bambini una buona idea potrebbe essere quella di approdare nel mondo dei social. Oggi si è persa un po’ l’idea dello “stare in famiglia” e questa emergenza può essere un’opportunità per passare più tempo con i propri cari e per i genitori per trovare dei momenti in cui dialogare di più con i propri figli.

I negozi che decidono di aprire un proprio canale sui social o un proprio blog possono utilizzare la piattaforma come un video-diario dando spunti e lanciano delle challenge ai propri utenti. Un’opzione potrebbe essere quella di ideare dei passatempi per la famiglia: per esempio riunirsi la sera e dedicare un’ora al racconto di storie, fatti o aneddoti di attualità.

Un altro spunto potrebbe essere quello di lanciare delle challenge sul proprio profilo social, come per esempio proporre alle famiglie di creare un video mentre rispondono a delle domande sulla conoscenza degli altri membri familiari, e postarli sui canali social. Una volta postati, chi ottiene più “likes” vince la sfida e riceve un gioco da tavolo o un gadget in omaggio.

👉 Lettura consigliata: Come creare una social media strategy vincente?

 

Settore Commercio

Per quanto riguarda i grandi marchi e i brand, già consolidati nel settore, non è una sfida troppo difficile quella che si è presentata, in quanto possiedono già un’app o un store online in cui i clienti possono acquistare i capi di abbigliamento o gli accessori. La grande sfida riguarda i piccoli negozi delle realtà cittadine.

I commercianti potrebbero decidere di realizzare delle partnership con i vari Comuni per poter creare una sezione nei siti on line dedicate ai negozi che aderiscono a questa iniziativa consentendo di avere informazioni e contatti utili per ricevere la merce al proprio domicilio.

Un’altra iniziativa può essere quella di affidarsi a delle applicazioni, già esistenti, per poter sfruttare la vendita online della merce che hanno in negozio. Questa è anche un’opportunità per cercare di rilanciare il “made in Italy” dei piccoli artigiani ed adattarlo alla nuova realtà dell’e-commerce.

👉 Argomento di Marketing consigliato: Come attrarre più clienti sul sito web con Inbound Marketing

 

Settore Turismo

Diciamoci la verità: è il settore che è stato maggiormente colpito da questa crisi e che ha subito la maggior perdita. Sarà anche il settore che avrà più difficoltà a riprendersi.

Tantissime persone in questo periodo stanno dando disdetta delle prenotazioni che avevano precedentemente effettuato; inoltre viaggiare non è più una priorità dei cittadini perché in questo momento la paura regna sovrana e lo stare a casa dà sicurezza.

Cosa possono fare le agenzie di viaggio o le compagnie turistiche online? Potrebbero decidere di offrire la possibilità a coloro che acquistano un biglietto aereo o un hotel di prenotare con date flessibili, e quindi dar la facoltà ai clienti di cambiare le date una volta effettuata la prenotazione.

Oppure potrebbero offrire ai loro clienti dei video-diari in cui delle persone qualificate danno loro informazioni per quanto riguarda la meta che hanno deciso di visitare in modo da aumentare la loro voglia di partire, una volta terminata l’emergenza.

👉 Argomento consigliato: Il Turismo digitale: l’importanza del capitale umano

 

Settore Food

Il settore food da oggi avrà vita difficile: la spedizione gratuita non è più una leva. Nuovi fattori entrano in gioco come certificazioni ISO legati all’igiene e allo stoccaggio dei prodotti; da oggi in poi gli utenti vorranno sapere da dove provengono e come sono stati prodotti gli alimenti da consumare.

Preferiranno pagare qualche euro in più nella consapevolezza che tutte le norme igieniche e di sicurezza vengano rispettate, piuttosto che pagare un prezzo cheap (basso conveniente).

Metteranno la loro salute al primo posto. È anche vero che l’e-commerce del GDO (Grande Distribuzione Organizzata) sta avendo un ottimo impatto in questi giorni. Quando si prova ad entrare sui siti online delle grandi catene di supermercati è quasi impossibile trovare un giorno e una fascia oraria in cui la spedizione a casa sia ancora disponibile.

Al contrario i piccoli negozi di alimentari si possono adattare a questa crescente richiesta offrendo anche loro il servizio a domicilio, soprattutto a supporto di anziani e persone impossibilitate a muoversi, cercando di stipulare accordi con riders per agevolare la consegna ed i relativi costi, creando sinergie tra diversi negozi di diverse tipologie alimentari (un’unica consegna ad esempio di pane, frutta e carne/pesce).

👉 Argomento consigliato: Emozioni ed esperienze attraverso il cibo

 

Velocità e Reattività, ma non a decisioni avventate

In un mondo che cambia dall’oggi al domani è necessario per qualunque tipo di negozio, brand o azienda essere reattivi in breve tempo. Trovare delle nuovi soluzioni, riorganizzare le proprie priorità aziendali e rivedere il proprio calendario editoriale.

In questo mondo in cui la vita delle persone viene stravolta giorno dopo giorno, è possibile che alcuni post o presentazione di nuove collezioni, che erano stati programmati prima dell’avvento della pandemia, non funzionino più in questa nuova realtà. Revisionare questo aspetto, rimanendo sempre fedeli ai propri valori e al messaggio che si vuole mandare ai propri clienti, è fondamentale.

È vero, tutti dovranno adattarsi ai cambiamenti, ma fa parte delle nuove regole del gioco. Un cambiamento importante che si deve accettare, implementare e, a volte, capire come rendere possibile è una modalità di lavoro agile, il cosiddetto smart working.

Molti brand, inoltre, possono comunicare anche con i più giovani utilizzando le piattaforme social che meglio si adattano al proprio modello di business: Instagram, TikTok, Facebook, YouTube, Twitch… insomma le idee per reagire sono molte, basta provare, mettersi in gioco e rischiare.

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