It’s all about “me” – le persone fanno sempre più ricerche Google “personali”. “Cosa dovrei mangiare a pranzo?“
Tempo fa lo avremmo chiesto ad un amico o ad un collega. Adesso invece lo chiediamo a Google, il nostro nuovo consulente personale.
Il tipo di consiglio che una volta le persone cercavano tra i loro amici, ora si aspettano di ottenerlo dai loro smartphone.
I marketer che comprendono le nuove tendenze della ricerca organica hanno un grande vantaggio, scrive il vicepresidente marketing di Google per le Americhe Lisa Gevelber, ciò che segue sono esempi di quanto i micro-momenti siano diventati fondamentali nella ricerca su Google.
Le persone si aspettano informazioni e consigli pertinenti ai loro bisogni
Cinque anni fa, se avessi deciso di trovare un nuovo paio di scarpe da corsa online, probabilmente mi sarei rivolto alla ricerca e digitato “scarpe da corsa”.
Ma come appassionato di corse, ho forti aspettative riguardo alle scarpe, oltre che bisogni molto specifici.
E poiché le mie aspettative di ricerca sono cresciute, adesso cerco, ad esempio, “scarpe da corsa per iperpronazione”. E lo faccio usando il mio smartphone.
Le ricerche online nel settore delle calzature ormai non riguardano più le sole richieste di scarpe personalizzate.
Le ricerche Google sui dispositivi mobili relative a “scarpe per _” sono cresciute di oltre il 120% negli ultimi due anni (come ad esempio “scarpe comode per viaggiare”).
Abbiamo un’enorme quantità di informazioni a portata di mano. Ma trovare ciò che vogliamo e di cui abbiamo bisogno in questo mondo di scelte infinite può essere difficile.
Ci aspettiamo di trovare risposte (anche se non siamo esattamente sicuri di ciò che stiamo cercando) il più velocemente possibile, con il minimo sforzo possibile.
Per i venditori, dunque, sarebbe meglio essere pertinenti.
Le persone hanno capito che, essendo più specifici nel modo in cui cercano, possono ottenere più rapidamente le informazioni che stanno cercando. Un paio di scarpe specificatamente da corsa è un esempio. Lo shampoo per un certo tipo di capelli ne è un altro.
Le ricerche Google da dispositivo mobile per “shampoo per _” sono aumentate del 130% negli ultimi due anni (come ad esempio “shampoo per capelli colorati”).
It’s all about “me”
Stiamo prendendo alla lettera questo trend di “consulenza personale”, fino al punto di includere termini come “me” e “io” direttamente nelle ricerche. I consumatori non cercano più “la migliore assicurazione auto”, ma “la migliore assicurazione auto per me“. O, addirittura, “quale cane è giusto per me?”.
Scegliere un cane potrebbe sembrare un po’ troppo avanzato per la ricerca, ma è solo la punta dell’iceberg. Le persone si stanno anche chiedendo cosa dovrebbero e non dovrebbero fare.
Negli ultimi due anni, le ricerche Google su dispositivi mobili con incluso “per me” sono cresciute di oltre il 60%.
La ricerca è il nostro nuovo consulente personale
“Cosa dovrei mangiare a pranzo?” È un qualcosa che una persona avrebbe chiesto ad un amico o ad un collega.
Adesso invece lo chiediamo a Google. Le persone sono alla ricerca di consigli su una serie di tematiche, dall’igiene personale (“Quante volte dovrei lavare i capelli?”) a decisioni sanitarie e finanziarie abbastanza sostanziali come “dovrei diventare vegano?” o “che tipo di carta di credito dovrei avere?”.
Le ricerche Google sui dispositivi mobili con la qualifica “dovrei” sono cresciute di oltre il 65% negli ultimi due anni.
Proprio come quando cerchiamo: “vicino a me“. Così come le persone si aspettano di trovare qualcosa in base alla loro posizione, le ricerche utilizzando “me” e “io” sono segnali che le persone si aspettano contenuti di pertinenza personale.
I marketer devono oggi capire il fine ultimo di ricerca e studiare modelli legati al modo in cui le persone qualificano i loro bisogni.
È abbastanza chiaro che se una persona si sta chiedendo cosa dovrebbe mangiare per pranzo, allora un ristorante potrebbe desiderare di comparire di fronte a lei con il suo menu o le sue offerte speciali per il pranzo.
Casi di successo
Tornando per un attimo alle ricerche “_ per me”, ad esempio, “le migliori scarpe da corsa per me” fanno girare un bel po’ di contenuti sul web: alcuni di editori come Runner’s World e alcuni di marchi come Brooks, Nike e Asics offrono articoli e tool per aiutare i corridori a trovare proprio la loro scarpa perfetta.
Lo stesso vale per “il miglior shampoo per me” e “che tipo di cane dovrei avere?” Redken offre uno strumento diagnostico per capelli. L’American Kennel Club e Pedigree offrono quiz per aiutare le persone a scegliere la razza giusta.
Gli esperti di marketing ora sanno che i consumatori vogliono risposte, idee e ispirazione. E le vogliono velocemente. Solo coloro che sono in grado di fornire risposte personalizzate alle esigenze personali delle persone avranno un vantaggio (perdonate il gioco di parole) sulla concorrenza.
Cosa stai aspettando? Contattaci per partire insieme in una nuova avventura!
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