Gelato Grom: la ricetta vincente!
Ispirazione, motivazione, amicizia e tanto tanto marketing. Il gelato Grom si ama o si odia, non lascia indifferenti. Ma perché accade questo? In fondo si tratta solo di una gelateria! E, soprattutto, che cosa può insegnare questa storia e come puoi sfruttarla per la tua attività?
Guido Martinetti e Federico Grom hanno avuto successo
Lo hanno fatto stravolgendo un’industria consolidata come quella del gelato. Hanno innanzitutto utilizzato prodotti di alta qualità sì ma, soprattutto, hanno saputo fare le scelte giuste da un punto di vista dell’organizzazione industriale e del marketing.
La storia di Grom non è quella di una gelateria che, per fortuna o bravura, è diventata una catena. La storia di Grom è quella di due giovani che hanno avuto l’idea di creare “il gelato come una volta“, quello più buono del mondo e di venderlo in tutto il mondo.
E questo è il primo insegnamento: quando apri un’attività, oltre a pensare a cosa accadrebbe se le cose andassero male, devi prevedere cosa accadrebbe alla tua vita nel caso in cui invece le cose andassero più che bene! Grom e Martinetti non volevano realizzare una gelateria. Loro, da subito, volevano realizzare una catena di gelaterie in tutto il mondo. C’è differenza.
Ignoranza che diventa creatività
L’ispirazione è quella di Guido Martinetti che, ascoltando il fondatore di Slow Food Carlo Petrini affermare che non esisteva più il gelato come una volta, ha l’idea da proporre all’amico Federico Grom: “facciamolo noi il gelato più buono del mondo!”
Ma Guido all’epoca era enologo e Federico dottore in economia e commercio. Eccoci di fronte all’ignoranza che diventa creatività: nel business plan che Federico realizza il maggior punto di debolezza individuato è la completa mancanza di competenza nella realizzazione del gelato.
Per i due imprenditori questa ignoranza risulta essere un’opportunità in quanto offre la possibilità di poter cambiare le regole del gioco, forti del fatto che non si conoscano queste regole.
Il marketing è una battaglia di percezione, non di prodotto.
Il secondo insegnamento che si può trarre dalla storia di Grom è quello relativo all’utilizzo del marketing. Davvero il gelato Grom è il gelato più buono del mondo? Nessuno lo sa. Ciò che conta è che lo abbiano fatto credere a migliaia di persone!
Dopo l’avvento di Grom, mangiare un gelato con le vaschette esposte a vista in una qualunque gelateria “artigianale” era diventata un’esperienza poco piacevole, se avevi avuto la fortuna di mangiare un cono da Grom.
Grom ha creato la sua “idea differenziante”, quella del gelato fatto come una volta senza additivi e conservanti ma, soprattutto, lo ha comunicato al mondo! Durante le Olimpiadi di Torino nel 2006 i turisti volevano a tutti i costi assaggiare il “gelato più buono del mondo”!
Lo era davvero? Chi lo sa! Ciò che conta è che abbiano saputo convincere la gente che fosse così!
Studia un modo per differenziarti dalla concorrenza e comunicalo
Non importa se il tuo prodotto sia davvero il migliore, l’unico, il più efficace, ciò che conta è che la gente lo percepisca come tale. Sostenibilità, risparmio, ecologia, filosofia del buon mangiare sono concetti che vengono continuamente ribaditi all’interno del negozio e anche sui depliant dove viene enfatizzata la scelta di utilizzare ingredienti di prima qualità nonostante questo porti ad un aumento dei prezzi.
Tutto ciò si riflette anche nella scelta della location: le gelaterie sono solitamente molto piccole o comunque non capienti, allo scopo di rispettare la regola secondo cui se si forma fila all’esterno vorrà dire che il gelato è buono e dunque è necessario fermarsi e provarlo.
Perché così tanta gente odia Grom?
Generalmente, chi ha successo, in Italia, attira l’odio di una gran parte della popolazione, quella che pensa che chi riesce ad emergere dall’anonimato lo ha fatto ricorrendo a trucchi o scorrettezze. Il successo, in Italia, viene percepito come immorale. Se avrai successo, attirerai critiche.
Se per primo, nella tua città, metterai a punto una strategia di marketing vincente, allora sappi che il tuo successo non lascerà indifferente. I tuoi competitor si arrabbieranno e cercheranno di screditarti. Però mentre lo faranno, cercheranno anche di imitarti. Se non vuoi attirarti critiche, scegli di non avere successo.
#LaSfidaClassica
Quattro gusti di gelato “classici” (Crema di Grom, Nocciola, Pistacchio e Cioccolato) si sfidano per essere eletti “gusto più amato dagli italiani”. Questa #LaSfidaClassica lanciata da Grom in questi giorni, che invita i consumatori a recarsi nelle proprie gelaterie per una degustazione tra i gusti in gara.
I partecipanti potranno votare sulla pagina del sito dedicata, oppure attraverso Facebook, utilizzando gli hashtag relativi al gusto preferito: #TeamPistacchio, #TeamNocciola, #TeamCioccolato, #TeamCremadiGrom. Il vincitore di #LaSfidaClassica sarà disponibile per degustazioni gratuite in gelateria tutti i fine settimana di maggio.
Un’azione di marketing semplice per favorire il passaparola in rete e incrementare l’awareness dei prodotti attraverso il senso di partecipazione e il tifo di squadra (team). Campagna che sta ottenendo un grande successo sia online che offline.
In conclusione, gelato migliore o marketing migliore?
Ad un’analisi di prodotto, il gelato Grom è davvero buono, fresco e realizzato con materie prime di qualità. Molti sostengono che Grom abbia rivoluzionato il modo di fare il gelato, ma in realtà anche questo è marketing!
Il gelato Grom ha rivoluzionato il modo di venderlo e di renderlo più appetibile, si è inserito in una nicchia di mercato che ha saputo recepire positivamente i suoi messaggi. Grom ha puntato sul marketing e ha vinto.
Che poi il gelato sia buono è un’altra storia che niente ha a che fare con il fatto che sia rivoluzionario o più buono di tutti gli altri.