Contenuti empatici e come crearli
La condivisione e l’utilizzo di contenuti “out-of-touch” può far perdere clienti ed abbonati; dall’altro lato della medaglia si può analizzare come, contenuti che aiutano e supportano le persone tendono a far conquistare nuovi clienti e sostenitori per il tuo marchio.
Quindi, qual è il segreto per creare contenuti “in-touch”? L’empatia, dove per empatia non si intende fingere di sentire qualcosa, si tratta di mettersi nei panni dell’altra persona, focalizzandosi sul suo punto di vista, pensieri e sentimenti riguardo ad una determinata situazione;
La capacità di “empatizzare” con gli altri è sicuramente un’abilità che vale la pena di sviluppare, risulta infatti capace di influenzare in molti campi, dalla creazione di contenuti alla gestione di un team; “empatizzare” in modo efficace può aiutare le persone a sentirsi ascoltate e considerate, riuscendo a sintonizzare i messaggi sulla giusta lunghezza d’onda.
I contenuti empatici, anche nel B2B, possono fare la differenza; cerchiamo di capire insieme come:
Cerca di trovare temi che possano rientrare nel tuo “Sweet Spot”
Anche se potresti essere tentato di condividere gli argomenti più popolari per riuscire a cavalcare il trend in atto, cerca sempre di fare una valutazione a priori domandandoti: cosa cerca il mio pubblico?
Cerchiamo di capirlo con un diagramma di Venn; in uno dei cerchi analizziamo gli argomenti di interesse per la nostra audience; nell’altro è importante analizzare tutte le aree di competenza del marchio; l’area generata dove i due cerchi si intersecano (Sweet Spot) ha l’utilità analizzare e trovare almeno due o tre argomenti dove brand e audience generano interesse.
Una volta fatto ciò, è importante contestualizzare queste aree di interesse e facendo brainstorming su quali argomenti trattare, con obbiettivo di creare contenuti efficaci per il tipo di comunicazione che si ha intenzione di sviluppare; classificando i temi in ordine di priorità o di difficoltà.
Creare una “Empathy Map”
Una mappa sull’empatia permette di comprendere e visualizzare come il tuo pubblico pensa e si sente; ma come farla? Prendere semplicemente un foglio di carta e dividerlo in quattro quadranti, e nelle sezioni annotare semplicemente: Cosa vede il tuo pubblico? Cosa sente? Cosa pensa e cosa prova? Cosa dice e cosa fa?
Successivamente in un altro foglio di carta, fare una lista di “Pain & Gain”.
All’interno delle sezioni è importante inserire le informazioni conosciute a proposito del pubblico di riferimento; sarà importante utilizzare queste informazioni per stimolare comunicazioni più mirate, per far diminuire i “pain” dei clienti e fare aumentare i “gain”.
Ri-controllare vecchi contenuti e trovare quelli che si possono ri-utilizzare.
Eseguire un controllo dei vecchi contenuti aiuta ad identificare quali informazioni hanno “funzionato” in passato, quindi permette di trovare argomenti da rielaborare e consolidare; sviando lo stress di cercare nuovi contenuti che possano essere pertinenti.
Difatti, avendo in mano il diagramma di Venn e la “Empathy Map”, ci sarà la possibilità di analizzare quali contenuti già pubblicizzati in precedenza si possono riutilizzare per soddisfare le esigenze attuali del pubblico di riferimento.
Fatti aiutare nella tua idea da qualcuno di cui ti fidi.
Definiti funzionalità e contenuti che si desidera creare, riutilizzare o promuovere, è necessario richiedere un feedback ad una fonte esterna attendibile; molte volte infatti sono questi feedback a “salvare” da contenuti non sufficientemente empatici per il pubblico di destinazione.
Ridefinire processi di automazione
L’automazione della posta elettronica (ad esempio) è uno strumento molto utile per riuscire a segmentare e coltivare relazioni con il pubblico; tuttavia, se svolta fuori contesto, non solo danneggerà il marchio ma indurrà ad allontanare i clienti.
È sempre importante quindi controllare l’automazione delle e-mail per verificare la presenza di messaggi che potrebbero non essere appropriati con il contesto; ad esempio, in periodo di COVID-19, mail riguardanti viaggi non sarebbero state viste di buon occhio e avrebbero messo in luce la “non preoccupazione” verso il pubblico.
Ora diamo un’occhiata ad alcuni esempi di marchi che hanno cercato di raggiungere il giusto livello empatia durante questo periodo di pandemia:
Patagonia
Patagonia è sempre stato un brand molto attento alla sua missione di combattere per le persone e per il pianeta; invece di annunciare una nuova vendita di capi d’abbigliamento, con la riapertura dell’azienda, Patagonia ha deciso di riaprire con un messaggio premuroso:
Questa rappresenta solo l’introduzione, la mail continua con il ringraziamento agli operatori sanitari e ai dipendenti pubblici che stanno aiutando la comunità; questo marchio infatti sottolinea i valori di sostenibilità e sostegno all’ambiente, ricordando al pubblico che il riciclaggio e il riutilizzo rimane ancora uno dei migliori metodi per godersi al meglio l’abbigliamento Patagonia.
HomeSpotter
HomeSpotter è una piattaforma che si rivolge ad intermediari ed agenti immobiliari; nelle ultime settimane l’azienda ha creato contenuti per riuscire ad aiutare il proprio pubblico a passare allo smartworking.
Il suo post sui tour virtuali, che ha registrato oltre 230 condivisioni su Facebook, risponde ad una domanda che gli agenti immobiliari si pongono in questo momento:
“Qual è la differenza tra Tour Virtuali, Esposizione Virtuale e Casa Aperta Virtuale? Quando dovrei usare ognuna di queste proposte?”
Altri contenuti garantiscono la possibilità di selezionare la migliore piattaforma per una Casa Aperta dal vivo e come riuscire ad acquisire contatti in Casa Aperta Virtuale; si può dire che tutti questi post sono orientati ad aiutare gli agenti immobiliari a svolgere il proprio lavoro online in modo sicuro, e farlo con maggiore efficienza.
Conclusione
Gli studi hanno infatti dimostrato come le aziende che continuano a commercializzarsi al meglio in periodi di incertezza riescono a cavarsela meglio nel lungo periodo; affinché però il Content Marketing funzioni bene, richiede un ottimo approccio empatico.
Un Marketing Empatico è infatti uno dei migliori modi per costruire una relazione a lungo termine con i propri clienti.