Come creare una social media strategy vincente?
Non appena pensi di aver assimilato qualsiasi concetto su come metter su una social media strategy, accade qualcosa. È sempre in evoluzione. Che sia un aggiornamento o una nuova feature, spesso sei costretto a rivedere in parte, tutti i concetti. Quindi come facciamo a tenere il passo con tutto il il mondo social marketing?
Prima di iniziare, con la tua strategia di social media marketing, cerca di assumere una giusta mentalità e presenza sui social media.
Non devi necessariamente presenziare ogni piattaforma. Ma dovresti testare, per vedere dove è il tuo pubblico e quale risponde meglio. E no, per il social marketing non basta aprire una pagina Facebook o Instagram e affidarla ad un parente o un amico un po’ smanettone.
Come ogni altra forma di marketing, quello sui social è una disciplina che fonde l’aspetto creativo della creazione dei contenuti con un orientamento più analitico/scientifico del monitoraggio dei dati, ovvero avere una strategia di social media, coordinata dal social media manager.
In questo blog-post andremo a vedere quali sono le linee guida valide per tutti i social e qualche caratteristiche delle piattaforme social media più utilizzati: Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn, per le tue attività di marketing. Risparmia il budget! Partiamo!
Indice degli argomenti:
- Le buone norme che valgono sempre
- Meno Vanity Metrics, Meno Mi piace, Più traffico
- Influencer Marketing
- Facebook per il Social Marketing
- Esplora i Gruppi di Facebook
- Annunci PPC – ADS a pagamento
- Privacy e Sicurezza
- Più Contenuti video
- Strategia di Social Marketing Integrata
Le buone norme che valgono sempre
Qualsiasi sia il social che hai scelto per la tua strategia di digital marketing, queste norme valgono sempre. Quando presenti la tua azienda sul social, ne devi costruire l’immagine. Non essere autoreferenziale, ma costruisci un mondo intorno al brand.
Non dare messaggi non integrati fra loro: pensa un piano editoriale mensile che ti consenta di costruire giorno per giorno il discorso del tuo business, la brand awareness. Individua il tuo Tone of Voice, renditi riconoscibile e diventa la grande azienda che vorresti. Fa’ tutto questo seguendo come lume i dati analitici che i social network mettono a tua disposizione per le tue attività di social media.
Scegli gli orari di pubblicazione dei post negli orari di maggiore attività dei tuoi followers; crea una fan base costruita per i tuoi obiettivi; genera contenuti interessanti secondo il tuo target ecc. Insomma, la parola d’ordine è… strategia!
Perfetto per raggiungere i millennials e i giovanissimi, il social network delle immagini è l’ideale per molti tipi di attività. Qualche esempio? Quelle turistiche, che sembrano essere tra le più facilitate da Instagram, ma anche negozi, e-commerce, designers e – in definitiva – qualsiasi settore del business, purché la strategia di marketing sia efficace.
Una delle caratteristiche che Instagram ha mutuato da Twitter sono gli hashtag. Che non si usano #scrivendofrasilunghissime che non hanno senso. Gli hashtag sono delle vere e proprie etichette da apporre al post per renderlo più facile da trovare o da cercare.
Se per esempio sei il titolare di un bioagriturismo sulle colline toscane, non dovresti usare l’hashtag #belloilmiobioagriturismosullecollinetoscane. Potresti ricercare delle keywords pertinenti come #bioagriturismo, #toscana, #food, #Montepulciano ecc. Uno degli aspetti più divertenti del marketing su Instagram è quello di creare però hashtag che caratterizzino l’azienda.
Preoccupati di meno dei Mi Piace e concentrati sul traffico
Attualmente, la piattaforma di social media Instagram, sta ancora testando come la rimozione dei Mi piace dal conteggio pubblico influisce sull’esperienza dell’utente. La società afferma che questo è un input per migliorare la nostra percezione rispetto a questa metrica. O meglio quando influisce sulla propria autostima.
Il CEO di Instagram, Adam Mosseri, afferma: “L’idea è quella di cercare di depressurizzare Instagram, renderlo meno competitivo e dare alle persone più spazio per concentrarsi su rapporti con le persone che amano e cose che li ispirano”. La rimozione di Mi piace dovrebbe anche aiutare a eliminare le frodi e i follower falsi, le persone che pagano i Mi piace.
👉 Apriamo una piccola parentesi sull’affermazione di sopra!
Non crediamo che questa cosa avverrà mai, altrimenti si chiuderebbe un rubinetto di soldi per le ADS. Perché? Quando ti viene indicato il potenziale pubblico che puoi raggiungere con un ads, sono inclusi anche quegli account falsi o comprati. A ragion di ciò, se elimino questi, cosa vendo poi agli inserzionisti e pubblisher? Diminuisco le mie entrate? Non crediamo proprio!
Secondo uno studio condotto nel 2018 dalla piattaforma di marketing degli influencer HYPR, “Circa il 64% degli influencer ha ammesso di aver acquistato Mi piace”.
Inoltre, eliminare i Mi piace pubblici pone una maggiore enfasi sulla qualità piuttosto che sulla quantità e dovrebbe incoraggiare i brand e gli utenti a concentrarsi sulla creazione di contenuti che attirino l’attenzione che generino azioni che vanno oltre un mi piace.
Tutto ciò, non significa che il marketing degli influencer stia finendo. In effetti, come leggerai di seguito, è utile, se usato con logica e analisi. Quindi preoccupati di meno delle Vanity Metrics e cerca di capire se gli utenti dei social media stanno arrivando sul tuo sito Web! Si convertono in lead o in clienti?
Se hai un sacco di Mi piace, ma nessuna visualizzazione del sito Web e nessuna conversione view-to-lead, sicuro che la tua social media strategy stia funzionando?
Influecer Marketing = ricerche e documentazione
Da Instagram a Twitter, da LinkedIn a Facebook e oltre, gli Influencer sono ovunque. Vedi un sacco di like e un mucchio di parole. Quindi potresti essere tentato di lavorare con gli Influencer della tua nicchia. Fai ricerche e cerca di ottenere analisi documentate come si deve. Come si dice, non è tutt’oro quello che luccica?
Ci sono anche i professionisti nel circuito, cerca bene, di sicuro li avrai a caro prezzo. Secondo un recente studio GlobalWebIndex, di ben 334 pagine, condotto nell’agosto del 2019, gli utenti che seguono influencer sui social sono meno preoccupati della quantità di “Mi piace” di un Influencer e si preoccupano maggiormente del tipo di contenuto che condividono.
Detto questo, “Il mercato degli influencer è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni e si prevede che cresca fino a diventare un’industria da $6,5 miliardi entro il 2020”, secondo The Guardian
Facebook per il Social Marketing
Di tanto in tanto qualcuno dice che Facebook è in declino, ma a discapito delle voci di corridoio resta il social network più popolato. Di questo non puoi non tenere conto per la tua strategia di social marketing.
Uno degli aspetti più funzionali di Facebook per il marketing è la possibilità di creare advertising, i Facebook Ads, campagne e post sponsorizzati selezionando un pubblico estremamente caratterizzato per la propria attività. Il social blu, infatti, ti permettere di targettizzare il pubblico delle tue inserzioni secondo interessi, professione, area geografica, età e molti altri parametri.
Questo è possibile grazie alla grande quantità di dati che ogni giorno gli utenti condividono sul profilo social o con quali contenuti interagiscono. Per esempio, se hai un negozio di articoli sportivi e vuoi promuovere un nuovissimo tipo di racchetta da tennis, potrai selezionare il pubblico di riferimento del tuo adv in base all’età, scegliendo magari un’area geografica prossima al tuo negozio (a meno che non sia un e-commerce, con il quale potresti vendere ovunque), e inserendo il tennis e lo sport tra gli interessi.
Il consiglio è sempre di orientarti tramite gli Insights per comprendere al meglio come è composta la tua fanbase.
Esplora i gruppi di Facebook
Parlando del lato oscuro dei social, i gruppi di Facebook cadono nell’area grigia tra pubblico e privato. E sono piuttosto potenti. Nel 2019, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato che i gruppi di Facebook diventeranno il nuovo futuro di Facebook. Fedele alla sua promessa, l’app di Facebook offre la possibilità di creare Gruppi e di promuovere spesso post di Gruppo nel tuo feed.
La continua crescita dei gruppi di Facebook migliorerà la privacy degli utenti e consentirà di creare messaggi e community building più personalizzati per i brand. Puoi creare un gruppo per la tua attività, unirti a gruppi correlati alla tua nicchia e trovare nuovi modi per attingere a queste comunità.
Meno pop di Facebook e Instagram, LinkedIn è un’enorme risorsa di marketing per le aziende orientate al b2b. Il social network professionale per esperienza, infatti, è una piattaforma ideale per mettere in contatto aziende e lavoratori, ma anche, per dire, il reparto commerciale di un’azienda con l’ufficio acquisti di un’altra.
L’advertising su LinkedIn è leggermente più costoso che su Facebook e forse meno immediato, ma raggiunge comunque capillarmente il target desiderato, quando non personalmente.
👉 LinkedIn ADS è il canale social ideale per la mia azienda?
Dunque, non basta solo postare contenuti di tanto in tanto: anche su LinkedIn bisogna pensare a una strategia di social marketing globale, costruendo un piano editoriale dettagliato. Cosa condividere? Eventi e traguardi della tua azienda, ma anche notizie dal mondo del tuo settore business, per esempio.
Il tono di voce deve essere professionale: chi hai davanti su LinkedIn è spesso lì nei panni del lavoro e non per passare il tempo mentre guarda una serie TV, come magari avviene con Facebook o Instagram. Questo è un aspetto da tenere sempre ben a mente: anche perché potrebbe significare che il livello d’attenzione dell’interlocutore è più alto.
Annunci PPC – ADS a pagamento
Se vuoi avere una maggiore portata di pubblico, la pubblicità sui social media potrebbe essere parte della tua strategia di social marketing. Nel prossimi anni, avremo più controllo sulle campagne PPC e ci sarà una maggiore enfasi su automazione, intelligenza artificiale (AI) e machine learning. Poiché l’automazione e l’intelligenza artificiale continuano ad avanzare, ciò richiederà meno monitoraggio.
Inoltre, gli annunci Google hanno lanciato gli annunci di ricerca reattiva nel 2019. Questi annunci si adattano alle larghezze del dispositivo e consentono a Google di testare automaticamente 15 titoli diversi e quattro descrizioni che crei.
Quindi Google utilizza l’IA per mettere insieme una combinazione di questi titoli / descrizioni adatti al tuo pubblico di destinazione e al loro termine di ricerca. Ciò potrebbe contribuire a migliorare il rendimento del gruppo di annunci, generando più clic e conversioni rispetto ai tuoi annunci di testo esistenti.
👉 Google ADS e tutte le piattaforme da considerare per Advertising online
Successivamente, gli annunci di remarketing rimarranno una strategia intelligente, soprattutto per le aziende di e-commerce. È qui che gli utenti che hanno visitato e / o intrapreso un’azione specifica su un sito vengono presi di mira con annunci della stessa azienda. Gli annunci di remarketing si sono dimostrati molto efficaci ed è qualcosa che continueremo a vedere nel 2020.
Infine, osserva l’emergere di Amazon nella pubblicità a pagamento. Mentre Google e Facebook continuano a dominare la pubblicità a pagamento, Amazon sta rapidamente emergendo in una piattaforma di pubblicità a pagamento. Ora sono il terzo inserzionista più grande e in più rapida crescita.
Gli annunci Amazon vengono visualizzati dentro e fuori da Amazon, che ha aumentato significativamente la loro popolarità con i rivenditori online. Un altro motivo per cui sono cresciuti in popolarità è a causa dell’intento dell’acquirente. Questo è il più grande vantaggio che hanno su Facebook e Google. Facebook e Google danno accesso al pubblico più vasto, ma gli utenti di solito non stanno cercando di acquistare qualcosa.
Rispetto alle intenzioni dell’acquirente di Amazon, ciò potrebbe significare tassi di conversione inferiori su queste piattaforme.
Comprendi meglio le preoccupazioni in materia di privacy e sicurezza
Man mano che gli utenti diventano più consapevoli del modo in cui i loro dati vengono utilizzati, la privacy diventa più preoccupante. Dalle violazioni della sicurezza ai telefoni che ascoltano le nostre conversazioni, allo scandalo Facebook-Cambridge Analytica, siamo tutti molto più consapevoli di come i nostri dati vengono usati e venduti.
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Qui gli utenti comunicano e condividono privatamente, come i messaggi e le e-mail. Quindi la comprensione e il rispetto della privacy dovrebbero essere una parte importante della tua strategia di marketing sui social media.
Pensa a come Concentrare i tuoi sforzi su conversazioni social private in e-mail – potrebbe portare a nuovi sviluppi per la tua social media strategy.
Più Contenuti Video per la Social Media Strategy
Stai creando video da proporre ai tuoi potenziali clienti? Le persone guardano i video 5 volte più a lungo su Facebook e Instagram rispetto a contenuti statici come testo e immagini. Il numero di brand che utilizzano i video nella loro strategia di marketing è aumentato drasticamente negli ultimi anni e continuerà a farlo anche nei prossimi.
È tempo di unirsi alla festa. A tal riguardo se non sai che tipo di contenuti video creare per la tua azienda abbiamo scritto un articolo recentemente.
👉 Quali contenuti video includere nella strategia di content marketing
Aggiungi quel mix di video live e avrai la possibilità di raggiungere tonnellate di persone con il tuo messaggio. Entro il 2020, il 75% del traffico mobile sarà video secondo uno studio Cisco.
Una strategia di social marketing integrata
Puoi scegliere di utilizzare più social per la tua strategia di web marketing, naturalmente. Ricorda di adeguarti al tipo di piattaforma che stai utilizzando, pur trovando un TOV comune e trasmettendo un unico universo di valori per il tuo brand.
Come ogni disciplina di marketing, anche quella social richiede professionalità esperte. Un suggerimento è quello di rivolgerti a personale, interno o esterno all’azienda, in grado di comprendere a pieno questo mondo.
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