Andare a caccia di lead generation è diventata ormai un’attività quotidiana per i digital marketers… E se ti dicessimo che c’è un modo per far sì che siano le lead a venire da voi e non viceversa? Quando Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto – si dice così, no?
Cos’è l’inbound marketing e perché è una svolta per il tuo business
Inbound marketing VS outbound marketing: di cosa stiamo parlando? Tradizionalmente, l’outbound marketing è il metodo secondo cui le aziende iniziano una conversazione con gli utenti esterni ovvero si approcciano “facendo loro la prima mossa” al cliente: pensiamo, ad esempio, agli ads, agli annunci pubblicitari in televisione, online o anche alla cartellonistica su autobus e alle affissioni in città. Tutto questo è outbound marketing.
L’inbound marketing, invece, crea un contatto con i clienti nel momento stesso in cui sono loro a cercare i vostri servizi (la spontaneità dei clienti è alla base della lead generation in questo specifico caso), avendo capito ciò di cui hanno realmente bisogno: non siete voi a bussare alla loro porta, ma è esattamente il contrario.
Nel concreto, è ciò che accade quando un utente cerca online informazioni su un determinato servizio o prodotto e vi ha accesso tramite articoli di blog, e-book, annunci pay per click e social media. Se un cliente ti ha trovato grazie alla propria ricerca, probabilmente è segno che hai attuato una tattica di inbound marketing – e che sta funzionando!
Quali sono i principali vantaggi dell’inbound marketing? Non solo aumento del traffico!
Dunque, perché le aziende dovrebbero investire risorse nelle strategie di inbound marketing? Perché quelle stesse risorse investite, in realtà portano un grande vantaggio.
Fare pubblicità offline e online con i metodi tradizionali è dispendioso: non solo, non è mirata e targettizzata come può diventarlo grazie all’inbound marketing. Investire su un copywriter che scriva un po’ di contenuti per il tuo blog, promuovere annunci solo PPC e curare e sfruttare al meglio i social media ti aiuta sicuramente a pianificare i tuoi lead.
Per far sì che l’inbound marketing sia ottimizzato, l’ottimizzazione dei contenuti e del tuo sito web per i motori di ricerca è ciò da cui devi partire: in una parola, SEO.
Avere una sezione blog sul proprio sito web aziendale è un investimento davvero smart: permette di sfruttare il posizionamento SEO dato dal contenuto testuale e visivo per far sì di essere raggiunti dal maggior numero possibile di utenti, alimentando e utilizzando dunque il traffico organico.
Con l’inbound marketing puoi attrarre un maggior numero di clienti, realmente interessati al tuo business: saranno loro, eventualmente e volontariamente, a iscriversi alla tua newsletter, senza sentirsi pressati da un bombing pubblicitario vero e proprio. Una strategia valida, però, può essere quella di impostare su una landing page un qualche tipo di sconto o di omaggio, ceduto dopo aver fatto iscrivere i clienti alla vostra newsletter: se vorranno ottenere il 10% di sconto in carrello sul primo ordine, dovranno lasciare la propria email. Uno scambio equo, siamo d’accordo?
Inoltre, una volta che più utenti hanno lasciato i propri contatti, il vostro database sarà notevolmente arricchito da queste lead. Creando interazione con il cliente, l’inbound marketing pone le fondamenta anche per la brand awareness: con questa strategia, l’immagine stessa del brand viene resa nota a un pubblico molto più ampio.
In conclusione: perché investire sull’inbound marketing è vantaggioso
Potremmo dire, per chiudere il cerchio, che l’aumento del traffico sul vostro e-commerce o sul sito web non è l’unico vantaggio dell’inbound marketing: seguendo questa strategia – che potete studiare insieme al team di professionisti di Improove – potrete fidelizzare gli utenti, aumentare la vostra brand awareness, migliorare le interazioni con i vostri clienti e molto altro ancora.