Come sono cambiate le abitudini di acquisto in Italia e nel resto del mondo nell’ultimo anno? Quali tendenze hanno subito un’accelerazione a seguito della pandemia da Coronavirus? E soprattutto, sono destinate a durare?
Per trovare risposta a queste e molte altre domande, Magento Commerce, una piattaforma che offre innumerevoli servizi per la gestione delle vendite e analisi online, ha effettuato un sondaggio coinvolgendo 7.046 consumatori di 13 paesi, appartenenti a diverse fasce di età.
Uno sguardo sull’Italia
Il 2020 è stato un anno senza precedenti. L’aumento vertiginoso degli acquisti online ha generato una categoria di consumatori più esperti e consapevoli. Le risposte degli italiani si sono rivelate fondamentali per capire innumerevoli aspetti: quali funzioni di un sito e-commerce spingono il consumatore a spendere di più e a diventare cliente fedele, qual è l’approccio in termini di impatto ambientale, protezione dei dati e molto altro.
- Il 40%: ha dichiarato di sentirsi generalmente più a proprio agio con l’e-commerce
- Il 47%: acquista più spesso online di prima. Soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni (62%)
- L’88%: negli ultimi 3 mesi ha comprato più volte cibo, fiori, vestiti, forniture o libri
- Il 51%: dice di essere più dipendente dallo shopping online rispetto a 12 mesi fa
E-commerce + smartphone = un duo vincente!
Sempre più spesso i consumatori italiani concludono i propri acquisti direttamente dai loro smartphone e tablet. Un fenomeno in forte crescita che ha indotto gli esperti di marketing a coniare il termine Mobile Commerce, o meglio M-commerce. La connessione a Internet disponibile in ogni momento e in ogni luogo, la condivisione delle esperienze, la virtualità che aumenta l’interazione col cliente, sono fattori che hanno indotto i grandi player del settore tecnologico a riservare un ruolo di primo piano ai dispositivi mobili.
Il 58% degli italiani ha dichiarato di utilizzare regolarmente lo smartphone per fare acquisti online. Tra loro il 71% ha tra i 18 e i 24 anni, mentre il 68% oscilla tra i 25 e i 39 anni.
Top 5. Cosa conta davvero?
Navigare online può dare all’acquirente la sensazione di perdersi in un grande oceano e di non riuscire a tenere tutto sotto controllo. Per l’89% degli Italiani ciò che conta di più è la sicurezza dei dati personali. La stessa percentuale di consumatori invece preferisce concentrare la propria ricerca sui prezzi più abbordabili dei prodotti. Al terzo posto (85%) ci sono gli italiani che si aspettano un’esperienza di acquisto digitale fluida, mentre l’84% confida nella disponibilità dei prodotti. Infine per l’80% dei consumatori è fondamentale il caricamento rapido delle pagine.
Design & Ergonomia
Alla domanda su cosa deve avere un sito e-commerce ideale, le risposte dei consumatori sono state molto chiare e precise: identificare facilmente sconti e offerte (60%); visualizzare immediatamente i prezzi dei prodotti (57%); trovare rapidamente tutte le informazioni sull’articolo che si vuole acquistare (56%).
La tecnologia al servizio dell’esperienza d’acquisto
Rendere le operazioni più efficienti permette a chi gestisce un commercio elettronico di ottimizzare i processi di vendita: un sito ben gestito sicuramente invoglierà il cliente a tornare su quella piattaforma dove, per una serie di accorgimenti, si è sentito a proprio agio. La tecnologia è un valido aiuto in questo senso. 1/4 di coloro che hanno partecipato al sondaggio considera che la presenza di una chatbot o di un’assistente personale basato sull’intelligenza artificiale sia una risorsa per un sito e-commerce. Il 33% apprezza l’uso del tour virtuale per replicare l’esperienza in negozio; mentre il 39% è favorevole al fatto che un sito dia suggerimenti in base alle loro informazioni personali (taglia, colore preferito ecc)
Verso uno shopping online più responsabile
Anche per quanto riguarda lo shopping responsabile, tema sempre più spesso dibattuto, gli italiani hanno espresso la loro. Il 77% dei consumatori da importanza alla politica ambientale della marca, mentre il 42% è più disponibile all’acquisto se il venditore si impegna apertamente a ridurre le emissioni di CO2 (produzione, trasporto ecc)
Un aggiornamento sull’e-commerce globale
Le vendite dell’e-commerce al dettaglio sono cresciute nel 2020 del 27,6% in tutto il mondo, per un totale di 4,280 trilioni di dollari. Tutte le nazioni prese in considerazione dal sondaggio effettuato hanno chiuso l’anno con una crescita delle vendite online a due cifre. Il primo posto è occupato dall’America Latina (36,7%). Sorprendente il dato dell’Argentina, il cui e-commerce nazionale è arrivato al 79%, una cifra a cui si è avvicinata solo Singapore (71,1%).
Tuttavia, secondo gli esperti di Magento Commerce, il fenomeno è destinato a rallentare nel corso del 2021, nonostante l’entusiasmo dei consumatori per il mondo digitale. La previsione è che l’e-commerce scenderà al 14,3% nel corso dell’anno, un calo che coinciderà con la ripresa dello shopping nei negozi fisici.
L’analisi inoltre conferma la Cina come prima nazione al mondo per acquirenti digitali: sono 792,5 milioni (33,3% del totale globale); il paese produrrà 2,779 trilioni di dollari in vendite e-commerce (56,8% del totale globale); e diventerà il primo paese nella storia a trattare più della metà delle sue vendite al dettaglio in modalità digitale (il 52,1% del suo commercio sarà online).