Le vendite online salgono alle stelle, anno dopo anno: l’e-commerce è il futuro del commercio, lo sappiamo tutti (e se non lo sapete, non va affatto bene). Puntare al digitale e alla creazione di uno store online è sicuramente una possibilità di dare al proprio business una marcia in più e infinite possibilità di guadagno ulteriore. Il digitale, infatti, abbatte le barriere spazio-temporali e permette a un’azienda di far conoscere e di vendere i propri prodotti da Roma a Timbuctù.
Ma l’e-commerce, onnipresente, è uguale per tutti? No, nel senso che ogni brand ha sicuramente le sue priorità in ottica di creazione, organizzazione e gestione di uno store online: magari siete nel mercato del B2B o magari realizzate articoli su misura, la natura del vostro business stabilirà anche quali sono i trend prioritari su cui dovete focalizzarvi nel mondo dell’e-commerce (non è detto che la ricerca vocale o il checkout su Instagram siano interessanti per qualunque azienda).
Una cosa è certa: il futuro è l’e-commerce e nel futuro c’è l’e-commerce. Vediamo di capire il perché e quali sono i trend maggiormente accattivanti per far crescere il vostro business nel mondo del digitale.
Il rapporto delle nuove generazioni con l’e-commerce: quali sono le tendenze dei Millennials e della Gen Z?
Nel gergo di oggi, chiunque – o quasi – conosce gli appellativi delle ultime generazioni: i Boomers sono i genitori dei trentenni di oggi, alla Generazione Z potrebbero appartenere i fratelli o qualche figlio dei Millennials, mentre la Generazione Alpha sono sicuramente i bebè dei neo-genitori di oggigiorno.
I Millennials, in particolare, sono la generazione dei nati tra il 1980 e il 1995: essi sono i principali acquirenti, attualmente, ovvero la maggior parte degli acquisti è fatta proprio da appartenenti a questa generazione. Basti pensare, dati alla mano, che oltre 1 trilione di dollari spesi annualmente negli USA è attribuibile ai Millennials (ciò nonostante circa il 36% dei Millennials statunitensi – i dati di cui disponiamo sono a “stelle e strisce” – sia asfissiato dai pesanti debiti dovuti all’istruzione).
Il più anziano degli appartenenti alla Generazione Z ha oggi 26 anni (mentre il più grande dei Millennials ha già varcato la soglia dei 40 – e ciò dimostra quanto a maggior ragione siano distanti dai Boomers): una ricerca di Dazed Media sulla cultura più giovane ha messo in luce come entrambe le due generazioni siano fondamentalmente caratterizzate da un forte individualismo.
Come si traduce l’individualismo che contraddistingue i Millennials e la Gen Z nel mondo del business e dell’e-commerce?
Era post-pandemica: la nostra nuova normalità ci ha avvicinati all’e-commerce, sempre più
Mettendo da parte per un secondo il focus sulle due generazioni che trainano le vendite online, un altro mutamento che ha accelerato il processo di espansione dell’e-commerce è sicuramente stato innescato dal Covid-19. Che piaccia o no, la pandemia ha cambiato le nostre abitudini: non si parla solo di smart working, quiet-quitting, licenziamenti di massa, ma di un cambiamento radicale che forse abbiamo ancora compreso appieno.
La nostra società oggi è profondamente segnata dall’impatto della pandemia: molto è diverso nell’era post-pandemica. Certo, non facciamo più gli aperitivi su Zoom, ma quanti di noi hanno mantenuto l’abitudine – scoprendone i diversi vantaggi – di affidarsi allo shopping online o alla spesa online, piuttosto che investire una parte del proprio tempo a girovagare per centri commerciali e corridoi dei supermercati? Tantissimi.
I tre obiettivi dell’e-commerce per il futuro, ecco quali sono
Dunque, abbiamo capito che l’e-commerce è favorito da due fattori principali: la forte digitalizzazione e l’individualismo delle generazioni dei Millennials e Gen Z e le diverse abitudini di vita che hanno seguito la pandemia, in primis.
Ma quali sono le sfide che l’e-commerce ha ancora davanti a sé, o meglio, quali sono i goals che deve raggiungere per migliorarsi e offrire ai clienti un’esperienza sempre più soddisfacente? Principalmente sono tre:
- Ridurre gli inconvenienti nel processo di vendita e acquisto online
- Creare una brand experience ricca e interessante per l’utente
- Vendere dappertutto
A questo punto, possiamo elencare 5 trend che riguardano il mondo dell’e-commerce, ciascuno dei quali è legato al suo potenziamento:
- L’e-commerce cresce globalmente: dunque, ogni brand dovrà interrogarsi se valga o meno la pena di espandersi online anche a livello internazionale, in base alla richiesta dei propri prodotti all’estero e alla concorrenza a cui si va incontro.
- L’automazione: l’intelligenza artificiale è al servizio dell’e-commerce ed è un ottimo modo per migliorare l’esperienza del cliente, accorciando tempi di risposta, riducendo però anche i margini di errore.
- La ricerca vocale: grazie allo smodato uso che le nuove generazioni fanno di dispositivi come Alexa, gli store online sono in grado di “ricordare” perfettamente le preferenze di acquisto del singolo cliente.
- Le PWA (Progressive Web App): un vero ibrido tra un classico sito web e un’app, non richiedono alcun download ma sono pagine internet che simulano l’efficienza e l’esperienza di un’applicazione su smartphone. Ideali per l’e-commerce.
- Il social-selling: forse i social media stanno morendo per come li conoscevamo, per come sono nati, ma non è proprio così. Si evolvono e la trasformazione delle piattaforme social li rende sempre più dei validi strumenti per aumentare le vendite, persino quelle del B2B.