Il modello Direct to Consumer o D2C, che permette alle aziende di eliminare gli intermediari e vendere i prodotti direttamente al cliente finale, è spesso visto come una minaccia competitiva per i marketplace di e-commerce. Aprire un canale D2C amplia le opportunità di vendita, migliorando l’interazione con il cliente e questo, a primo impatto, sembrerebbe mettere in ombra il mondo dei marketplace.
In verità l’ultimo studio condotto da iPrice risponde a questa supposizione diffusa dimostrando, al contrario, che molti rivenditori D2C stanno utilizzando sempre più i marketplace di e-commerce come pilastro fondamentale della loro strategia di vendita. Questo perché le piattaforme online permettono loro di raggiungere una base di consumatori più ampia, soprattutto in quei paesi in cui determinati brand hanno una minore capacità di attrarre clienti.
Dalla vendita al dettaglio tradizionale al direct-to-consumer
Secondo il rapporto di iPrice, nonostante il calo del 38% delle entrate a causa della chiusura dei negozi indotta dalla pandemia, le vendite di Nike sono rimbalzate nell’agosto 2020 grazie alla sua attività D2C: la strategia diretta verso il cliente ha permesso un aumento delle vendite online dell’82% rispetto allo scorso anno. Allo stesso modo, le entrate all’ingrosso di Under Armour sono scese del 25% nel 2020, mentre le vendite D2C del brand sono salite del 2% anche grazie all’aumento dell’attività nei marketplace online (+ 40%). Adidas punta al 50% di vendite D2C entro il 2025. Una previsione realistica, considerando la forte domanda di e-commerce durante la pandemia.
Uno sguardo alla tendenza D2C nel Sud-est asiatico
iPrice ha esaminato i dati di traffico e-commerce per i tre rivenditori sportivi internazionali (Nike, Under Armour, Adidas) a Singapore, una delle città più sviluppate del Sud-est asiatico, e in Indonesia, il più grande mercato e-commerce della regione. Ne è emerso un aumento del 329% e del 56% delle visualizzazioni su Google per Under Armour rispettivamente a Singapore e in Indonesia. Tendenze al rialzo sono state osservate anche per Adidas e Nike in entrambe le regioni. Anche i marketplace sono aumentati in popolarità nel Sud-est asiatico. L’anno scorso, le piattaforme di Shopee, Lazada e Tokopedia hanno raggiunto collettivamente più di 500 milioni di visite web.
Le aziende che adottano strategie di vendita D2C hanno colto il trend dei marketplace, attivando collaborazioni con queste piattaforme e creando vetrine ufficiali di e-commerce per espandere la loro presenza online. Sia Shopee che Lazada, marketplace leader nel Sud-est asiatico, hanno preso contatto con i rivenditori per rendere i loro prodotti più accessibili ai consumatori della regione. Lazada lo ha fatto attivando una partnership con Nike lo scorso novembre e Shopee con Sulwahsoo.
La nascita di negozi ufficiali in marketplace come Shopee e Lazada
Lazada e Shopee hanno spazi dedicati, LazMall e Shopee Mall, ovvero siti web specializzati nel monitoraggio degli acquisti e degli ordini effettuati su migliaia di altri siti web di e-commerce e vendita al dettaglio, garantendo ai consumatori l’autenticità dei prodotti di marca.
In passato, i marketplace erano controllati esclusivamente da piccole imprese locali e internazionali, oggi, hanno un aspetto completamente diverso. I grandi brand occupano una presenza significativa al loro interno: secondo iPrice c’erano più di 1.000 prodotti Under Armour Official Store elencati su Lazada e Shopee Singapore solo ad aprile di quest’anno. Ciò dimostra il panorama in continua evoluzione dei marketplace e il ruolo cruciale del D2C. Le piattaforme presentano immense opportunità non solo per le piccole imprese, ma anche per alcuni dei più grandi rivenditori del mondo, integrandosi nelle loro strategie di vendita direct-to-consumer.
I brand non possono permettersi di rinunciare ai marketplaces. “La partnership di Lazada con marchi importanti offre esperienze di shopping premium e personalizzate ai nostri clienti. LazMall garantisce fiducia, integrando le strategie di business”, ha dichiarato James Chang, Head of Strategic Accounts and Retail del Lazada Group.
I marketplace sono più forti che mai, soprattutto a Singapore e in Indonesia
Nel 2020, Shopee e Lazada hanno registrato numeri da record nelle vendite del Singles’ Day, la più ricca maratona di acquisti su internet del mondo: i dati hanno di gran lunga superato quelli del 2019. Su Shopee sono stati smaltiti 200 milioni di articoli in un giorno e su Lazada si sono riversati 11 milioni di dollari di vendite entro i primi 100 secondi dall’inizio dell’evento.
È evidente che i marketplace sono piattaforme vitali che consentono ai brand di cogliere enormi opportunità di crescita. Confrontando i marketplace di e-commerce a Singapore e in Indonesia si è riusciti a registrare un aumento del 65% delle visite web, un dato superiore a quello dell’anno scorso, sebbene approssimativo perché non considera il numero significativo di consumatori che utilizza le app mobili per fare acquisti.
I marchi che adottano strategie di vendita D2C sono attratti dai marketplace proprio perché possono rivolgersi a questi milioni di utenti (in particolare durante i mega eventi come il Singles’ Day), espandendo significativamente la loro portata nella regione e raddoppiando le vendite.